“Addio, angelo dei bambini”. Piera muore per un malore improvviso: la sua vita al servizio dei piccoli

Un’immane tragedia ha lasciato tutti nel dolore più forte. Piera Chiodi, definita l’angelo dei bambini, è morta per un malore improvviso. Si è sentita male da un momento all’altro e i soccorsi per lei sono stati purtroppo inutili. A dare la notizia è stata l’agenzia di stampa giornalistica Ansa, che era una donna molto apprezzata grazie alla sua infinita generosità ed umanità. Aiutava da una vita tantissimi bimbi in difficoltà e malati, grazie al preziosissimo supporto anche di suo marito, deceduto tempo fa.

E ora anche Piera Chiodi è morta per un malore, lasciando però un’eredità importantissima. Sono davvero in tantissimi in Italia e all’estero a piangerla in modo disperato. Il suo lavoro e spirito di sacrificio resteranno impressi nella memoria di tutti per sempre. Lei aveva in primis costruito due dormitori da destinare ai bimbi affetti dall’Hiv, ma poi era andata oltre riuscendo a mettere su un asilo ed una scuola primaria, che prevedeva la presenza di otto classi nonché diversi insegnanti e personale.

L’operato di Piera Chiodi, morta per un malore, è stato fondamentale in Africa e in particolare in Kenya. Era inoltre colei che aveva fatto costruire l’orfanotrofio Asante sana, che in italiano significa Grazie tanto, che dava accoglienza a più di 130 bimbi. Questo orfanotrofio, come riferito da Il Messaggero, era situato nel villaggio kenyota di Mambrui. Aveva stretto un’importante collaborazione con Suor Nadia, che viveva a Nairobi ma originaria del Veneto. E ora la sua scomparsa a 80 anni ha lasciato un vuoto incolmabile.

Le madri dei bambini colpiti dall’Hiv lasciavano i rispettivi figli vicino all’orfanotrofio di Piera Chiodi, che li aiutava tutti. L’80enne era nata in Lombardia, nella città di Bergamo, e a sconfiggerla è stata una lunga malattia che le ha provocato il malessere. Coloro che abitano nei pressi dell’orfanotrofio avevano dichiarato, come riportato da Avvenire: “Il centro per l’infanzia Asante sana di Mambrui era composto da due dormitori, maschile e femminile. Ci sono servizi appropriati e un grande refettorio con cucina. E anche una scuola elementare”.

Nel 2019 Le Iene le avevano dedicato un servizio televisivo, dopo un incendio che era scoppiato nell’orfanotrofio, che aveva provocato la distruzione del dormitorio femminile. Fortunatamente non c’erano state conseguenze per l’incolumità delle bambine, che erano state salvate.

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