La sorpresa dei carabinieri: vanno a casa della risorsa per arrestarlo e lo trovano in dolce compagnia del sindaco della piccola cittadina: ecco a voi il mondo al contrario

Arrestato “fidanzato” del sindaco. Acqui Terme tra gossip e crisi politica
di Stefano Rizzi per Lo Spiffero

Una vicenda tra il boccaccesco e la cronaca scuote la cittĆ  termale. Quando nel cuore della notte i carabinieri hanno fermato l’immigrato per rissa in casa sua c’era il primo cittadino Rapetti. “Ho aiutato una persona cara”. Ma c’ĆØ chi giĆ  parla di “dimissioni opportune”.

Come una freccia dallā€™arco scocca, vola veloce di bocca in bocca. Che sia originale o meno la notizia che riguarda il sindaco diĀ Acqui Terme,Ā Danilo RapettiĀ e una vicenda dai contorni non proprio limpidi, poco importa. Non solo a una cittĆ  in cui il chiacchiericcio corale sul fattaccio stride con imbarazzati silenzi ā€œistituzionaliā€ (non, come si vedrĆ , quello dello stesso primo cittadino) e dove la questione sā€™annuncia a diventare presto caso politico, valicando la cinta daziaria.

Il racconto, tra i caffĆØ ancora con lievi tratti della Belle Epoque e le meno romantiche chat diĀ Whatsapp, che fa presto a scivolare nel boccaccesco inizia con una scena dā€™azione. Sono da poco passate le tre del mattino quando i carabinieri suonano al civico 21 di via Grattarola, neppure tanto lontano da Palazzo Levi, la sede del Comune dove Rapetti ĆØ tornato nel giugno del 2022, dopo dieci anni dalla fine del suo secondo mandato.
LƬ abita un immigrato marocchino di 23 anni, un passato di tossicodipendenza e pugno facile, un presente non proprio tranquillo se i carabinieri bussano alla sua porta poco dopo una rissa nella quale sarebbe stato coinvolto. La stessa reazione violenta che manderƠ al pronto soccorso un graduato e lui davanti al giudice nel processo per direttissima per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ne disegnano altri tratti.
Ma ĆØ lā€™espressione che si disegna sul volto degli investigatori quando entrano nellā€™alloggio a non potersi descrivere, ma solo facilmente immaginare. Il giovane in casa, a quellā€™ora della notte, non ĆØ solo. Con lui cā€™ĆØ il sindaco.

ā€œQuando ĆØ rientrato lā€™ho visto agitato e gli ho chiesto se era capitato qualcosa, ma lui mi ha risposto che mi avrebbe spiegato in seguitoā€, racconta Rapetti contattato dalloĀ Spiffero. Passano pochi minuti e nel palazzo in molti si svegliano per le grida e il trambusto.
Tra chi vede i carabinieri portare via il giovane immigrato e poi dal portone uscire il sindaco cā€™ĆØ chi prima aveva visto il primo cittadino entrare in quella casa, cosƬ come lo avevano visto spesso negli ultimi mesi.

ā€œUna persona che mi ĆØ cara, che mi ĆØ stata cara, a cui ho dato una manoā€. Questo il ritratto del giovane nelle parole del sindaco che non nega il legame affettivo, anche se non sancito da quel matrimonio civile di cui si vocifera in cittĆ . Voce peraltro alimentata da quellā€™ostentazione del legame ā€œimportanteā€ da parte del marocchino, sempre piĆ¹ maldigerita da molti, compresi quegli ambienti politici che hanno portato Rapetti a tornare alla guida della cittĆ  e che ora ragionano, senza nulla escludere, sul futuro dellā€™amministrazione comunale.

Cā€™ĆØ ben piĆ¹ che imbarazzo tra le figure politicamente piĆ¹ vicine al sindaco, in quella maggioranza civica di centrodestra, che a taccuino chiuso prefigurano ā€œragionamenti a breveā€ su una situazione che non puĆ² passare come una grandinata primaverile. Certo Rapetti ĆØ del tutto estraneo alla vicenda giudiziaria, men che meno indagato, solo persona informata sui fatti vista la sua presenza al momento dellā€™arresto e della sua frequentazione del giovane straniero. Proprio questi due aspetti pesano, come una cappa sulla cittĆ  termale dove chi fa politica da anni sa che ĆØ meglio togliere quanto prima.

ā€œIl mio unico interesse, per quanto riguarda la vita pubblica, ĆØ cercare di fare il meglio per la cittĆ . Non riesco neanche a capire dove stia il problema. Rivendico le mie azioni personali, sempre nellā€™ambito del rispetto della legge. Chi non ĆØ dā€™accordo ā€“ avverte ā€“ puĆ² trarre le conseguenzeā€. Il sindaco, insomma, toglie al campo con nettezza quel passo indietro che altri, nella stessa maggioranza, a tuttā€™oggi non escludono affatto come superamento di una situazione a dir poco pesante e non scevra affatto da imbarazzi.

Nellā€™Acqui che ha trovato la sua storia da raccontare e vivere tra pruderie e indignazione, neppure una riga sul fatto, addirittura un post preoccupato di una cittadina ĆØ sparito da una pagina facebook dedicata al centro termale. Le bocche ufficiali, cucite. Sembra un remake del Commissario Pepe, il film in cui Ugo Tognazzi combatte invano la sua guerra contro i vizi della provincia, ricevendo inviti a lasciar perdere i pesci grossi in una cittĆ  che avvolta da un velo di ipocrisia, in fondo, non era cosƬ perbene come appariva. ā€œLa cittĆ  ĆØ fatta di tanti strati sociali, io non sono schizzinoso ā€“ sottolinea il sindaco ā€“ sono amico di famiglie blasonate, come mi vanto di tante persone che hanno origine e stato sociali diverso, ovviamente purchĆ© non commettano illegalitĆ ā€.

Ex Forza Italia, poi passato alla Lega, infine ā€œcivicoā€ che si permette di sfidare i partiti del centrodestra e vincere, Rapetti risponde indirettamente a muso duro a chi pone la questione di opportunitĆ , ma rischia di veder aprire un caso politico ad appena due anni dalla sua rielezione.

ā€œIl fidanzato del sindacoā€, come ostentatamente lasciava intendere il giovane processato e subito rimesso in libertĆ , che diventa addirittura ā€œmaritoā€ nel gossip asfittico di notizie certe, forse non sarebbe stato un problema e non lo sarebbe ora per la politica se al legittimo legame non si fossero sovrapposti i suoi illegali e violenti comportamenti. Per qualcuno, una goccia, e che goccia, che ha fatto traboccare il vaso, come la fontana della Bollente alla quale se ci si avvicina troppo ci si scotta.

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