Morti per amicizia: quel gesto che ha unito Patrizia, Bianca e Cristian fino alla fine, travolti dalle gelide acque del Natisone

In una tranquilla domenica di giugno, le acque impetuose del fiume Natisone si sono trasformate in un tragico teatro di dolore e perdita. I corpi diĀ Patrizia e Bianca, le due giovani amiche che hanno commosso lā€™Italia, sono stati restituiti dal fiume, a circa 300 metri di distanza lā€™una dallā€™altra, testimoni di un ultimo gesto di amicizia che ha portato alla loro morte.

Era un giorno come tanti altri per Patrizia, 20 anni, e Bianca, 23 anni, quando hanno deciso di trascorrere un poā€™ di tempo vicino al fiume Natisone, in compagnia diĀ Cristian. La piena del fiume, perĆ², li ha colti di sorpresa. Il ponte Romano, con la sua scarpata insidiosa, ha impedito ai vigili del fuoco di raggiungerli in tempo. Lā€™acqua, che scorreva a una velocitĆ  impressionante diĀ 250 metri cubi al secondo, ha strappato i ragazzi dalle rive, lasciandoli in balia delle onde gelide.

Patrizia e Bianca, unite in un abbraccio di disperazione e speranza, sono state ritrovate dai soccorritori solo quando le acque si sono ritirate. I vigili del fuoco, insieme ai volontari della Protezione civile, hanno recuperato i corpi utilizzando elicotteri e verricelli, data lā€™insidiositĆ  del terreno. Le speranze di trovare i ragazzi ancora in vita si erano giĆ  affievolite venerdƬ, quandoĀ gli esperti avevano previsto il peggio, considerando la forza del fiume e la temperatura rigida dellā€™acqua.

La tragedia ha rivelato unĀ dettaglio straziante: una delle ragazze non sapeva nuotare. Questo fatto potrebbe aver impedito ai tre giovani di tentare di guadare la lingua dā€™acqua che li aveva intrappolati. Invece, hanno aspettato, fiduciosi che i soccorsi sarebbero arrivati in tempo. Ma il tempo non ĆØ stato dalla loro parte.

Il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, ha confermato questo particolare, aggiungendo che lā€™inchiesta della Procura di Udine verificherĆ Ā le cause esatte della morte delle ragazzeĀ e analizzerĆ  le tempistiche dei soccorsi. Non per trovare colpevoli, ma per migliorare i futuri interventi in situazioni simili. Il primo allarme aveva fatto decollare Drago, il velivolo dei vigili del fuoco di Venezia, mentre lā€™equipaggio con il personale sanitario dā€™emergenza arrivava in zona, pronti a fare il possibile.

Cristian, lā€™ultimo dei tre ragazzi, non ĆØ ancora stato ritrovato. Suo fratello, giunto dallā€™Austria, non si dĆ  pace. Avevano passato delĀ tempo insiemeĀ poco prima della tragedia, prima che Cristian raggiungesse la fidanzata Bianca a Udine.

Il Friuli Venezia Giulia ĆØ in lutto. Il governatore Massimiliano Fedriga e il Comune di Udine hanno espresso profondo cordoglio e sospeso le iniziative di divertimento in segno di rispetto verso le famiglie delle vittime. Le vite di Patrizia, Bianca e Cristian, unite inĀ un ultimo gesto di amicizia, sono state spezzate, ma il loro ricordo vivrĆ  per sempre nei cuori di chi li ha conosciuti e amati.

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