“Ve l’avevo detto che l’avrebbe fatto” Armi all’Ucraina: Crosetto, come aveva previsto Orsini, regala a Zelensky i costosissimi missili da lanciare contro i civili in Russia

Con questo post sui social, il professor Alessandro Orsini presente l’articolo che, ancora una volta, conferma le sue previsioni: “Crosetto, Crosetto. Avevo ragione io. Passate le elezioni, Crosetto ha deciso di inviare i missili a lunga gittata per colpire il territorio russo. Crosetto si era arrabbiato tanto con me: “Orsini mi odia, Orsini semina odio, Orsini vuole armare la mano di qualche squilibrato!”.
Orsini dice semplicemente le cose come stanno.

GUERRA SENZA LIMITI

Passate le elezioni, Meloni invia i super-missili a Kiev

Oltre al Samp-T. In arrivo il decreto: lā€™Italia manderĆ  Storm Shadow. Possono colpire fino a 300 km, anche nel territorio russo

di Giacomo Salvini per Il fatto quotidiano

Il nono pacchetto di armi allā€™Ucraina che il ministro della Difesa Guido Crosetto presenterĆ  al Copasir entro fine mese non conterrĆ  solo il sistema di difesa anti-aerea Samp-T, ma anche una partita di missili a lunga gittata Storm Shadow in grado, potenzialmente, di colpire il suolo russo, spiegano al Fatto fonti autorevoli a conoscenza della questione. Una decisione che sarĆ  messa nero su bianco nel decreto interministeriale che il governo italiano firmerĆ  entro il vertice Nato di Washington del 9-11 luglio.

Lā€™invio di missili a lunga gittata ĆØ la certificazione di un cambio di atteggiamento politico da parte di Giorgia Meloni sulla guerra in Ucraina: durante la campagna elettorale per le elezioni europee il tema ā€“ molto impopolare nellā€™opinione pubblica italiana ā€“ era stato nascosto dal programma di Fratelli dā€™Italia e la presidente del Consiglio praticamente non ne aveva parlato. Ora, passato il voto, con un chiaro insuccesso delle forze che hanno puntato sul messaggio pacifista, Meloni ĆØ tornata pubblicamente sulle posizioni originarie filo-atlantiche: domenica, alla conferenza di pace in Svizzera, la premier ha detto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che la ā€œpace non ĆØ una resaā€ di Kiev ed entro un paio di settimane il governo licenzierĆ  il decreto armi sparito durante la campagna elettorale.

A fine aprile il ministro della Difesa britannico, Grant Shapps, in unā€™intervista al quotidiano The Times, aveva rivelato che lā€™Italia, insieme a Francia e Regno Unito, aveva giĆ  inviato missili a lunga gittata che sono ā€œunā€™arma straordinariaā€ soprattutto in Crimea, in grado di ā€œfare la differenzaā€. Il governo italiano non aveva nĆ© confermato nĆ© smentito la notizia ma il ministro della Difesa Guido Crosetto, rispondendo a unā€™interrogazione del M5S in Parlamento, a fine maggio ha annunciato la volontĆ  di rimuovere il segreto sulle armi inviata in Ucraina.

Questo non ĆØ ancora avvenuto ma nel frattempo, a pochi giorni dalla presentazione del decreto interministeriale al Copasir, si scopre che i missili Storm Shadow ci saranno nel nono pacchetto di armi a Kiev. Ci sarĆ , come giĆ  rivelato dal Fatto, il Samp-T che sarĆ  spostato dal Kuwait per difendere le cittĆ  ucraine e una partita di missili a lunga gittata: gli Storm Shadow possono arrivare a colpire obiettivi fino a 300 chilometri di distanza. Non ĆØ dato sapere dove saranno posizionati: se saranno installati nellā€™area di Kharkiv, per fare un esempio, potrebbero arrivare a colpire il territorio russo. Lā€™ipotesi ĆØ che vengano installati sui caccia Sukhoi Su-24 ucraini. I missili a lunga gittata, fanno sapere le stesse fonti, sarebbero stati chiesti dal governo ucraino che li considera importanti per una ipotetica controffensiva. Nel 1999, lā€™Italia ne ha acquistati 200 e nel 2023 ha aderito al programma franco-britannico per sostituirli con altri di nuova generazione.

Una decisione che rischia di creare qualche problema nella maggioranza di governo. Il leader della Lega Matteo Salvini, infatti, durante la campagna elettorale, aveva spiegato che non avrebbe piĆ¹ votato decreti con armi allā€™Ucraina senza sapere prima come sarebbero state utilizzate. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha risposto che lā€™Italia viene costantemente informata sullā€™utilizzo dei propri equipaggi e le frasi di Salvini non sono piaciute nemmeno al titolare della Difesa di Fratelli dā€™Italia, Crosetto.

Il nono pacchetto di armi potrebbe coincidere con la mozione che la Lega sta per depositare al Senato, a prima firma del capogruppo Massimiliano Romeo, che chiederĆ  di ā€œcensurareā€ il segretario generale della Nato, Jens Stolteberg, che aveva proposto lā€™eliminazione del veto sullā€™utilizzo di armi dellā€™alleanza per colpire obiettivi russi.

Nel documento si ribadirĆ  anche la volontĆ  di evitare lā€™invio di ā€œarmi offensiveā€ per escludere ā€œlā€™escalation militareā€ e una possibile ā€œterza guerra mondialeā€. Il nono decreto interministeriale passerĆ  dal Copasir dove la Lega ha Claudio Borghi, senatore che si ĆØ espresso contro lā€™invio di nuove armi allā€™Ucraina. Non ĆØ chiaro cosa deciderĆ  di fare il Carroccio dopo lā€™informativa di Crosetto ma, passata la campagna elettorale, potrebbe rinunciare a opporsi al governo.

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  1. Con che coraggio avete criticato chi non ĆØ andato a votare, per non doversi sentire anch’esso l’artefice di tutte queste nefandezze. Chiunque ha votato per questi governi, sia europei che nazionali ĆØ un mandatario anch’esso delle armi in ucraina affinchĆØ il conflitto continui. Ne risponderete anche voi un giorno a qualcuno che ci guarda da lassĆ¹ e non solo chi le invia materialmente e poi le usa contro i piĆ¹ deboli.

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