“Non voto per la serva di Davos” Viktor Orban sbriciola la Megera tedesca confermando apertamente quello che le persone perbene hanno capito da tempo

ORBAN VOLA A ROMA E PARIGI ALLA VIGILIA DEL VERTICE UE

(ANSA) – Nella sua consueta intervista a Kossuth Radio, in collegamento da Berlino dove vedrà il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha annunciato che si recherà lunedì a Roma per incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e mercoledì sarà a Parigi dove avrà un colloquio con il capo di Stato francese, Emmanuel Macron.

Gli incontri si terranno alla vigilia del Consiglio europeo in cui si tornerà a discutere tra l’altro delle nomine dei vertici Ue.

Orban ha quindi criticato la “coalizione dei liberali, della sinistra e del Partito Popolare, guidata da Manfred Weber, che ha un ruolo di Belzebù” sostenendo che tale coalizione porta avanti “politiche dannose per l’Ungheria e divergenti dai valori ungheresi” in quanto è “favorevole alla guerra, favorevole all’immigrazione e antieconomica”. Dure le parole riservate dal primo ministro in particolare a Weber, accusato da Orban di “soffrire di ungarofobia”.

“L’obiettivo di Manfred Weber è danneggiare l’Ungheria, perché gli abbiamo impedito di diventare presidente della Commissione europea nel 2019” ha detto il premier ricordando che l’elezione di Ursula von der Leyen alla guida dell’esecutivo comunitario anche con i voti del suo partito, Fidesz.

ORBAN, VON DER LEYEN È LA ‘CHIERICHETTA’ DI WEBER, NOSTRO NEMICO

(ANSA) – Nell’attribuire a Manfred Weber “il ruolo di Belzebù” nella nascita della “coalizione per la guerra e la migrazione“, il premier ungherese Viktor Orban ha definito il presidente e capogruppo del Ppe “un vecchio nemico e malfattore dell’Ungheria», mentre Ursula von der Leyen è solo una sua “piccola chierichetta”.

Lo riferisce l’agenzia Dpa citando stralci di un’intervista di Orban alla radio di stato ungherese registrata oggi a Berlino. La coalizione dei “weberiani” attuerebbe il cosiddetto “Piano Soros“, ha aggiunto il premier accreditando la teoria che il miliardario e filantropo statunitense di origine ungherese George Soros tenterebbe di inondare l’Europa di migranti per privare le nazioni europee della loro identità cristiana e nazionale.

“In Europa si sta verificando una sostituzione della popolazione: l’uomo bianco, cristiano, tradizionalista, diciamo europeo, è in diminuzione; mentre il numero dei migranti importati aumenta”, ha proseguito Orban. L’asserzione di un “Piano Soros” non dimostrabile e la lamentela di una presunta “sostituzione etnica” fa parte di teorie cospirazioniste propagandate da estremisti di destra, ricorda la Dpa.

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