Trovata morta in casa nel solito modo Vera Slepoj, la celebre psicologa spesso ospite di molte trasmissioni televisive. La beffa totale: aveva pubblicato un manuale per convivere con il covid

Vera Slepoj, psicologa e scrittrice italiana, è stata trovata morta nella sua casa. A ucciderla un malore improvviso nella notte, che non le ha lasciato scampo.

Vera Slepoj, morta per malore improvviso nella notte la psicologa e scrittrice italiana

Abbastanza nota in quanto spesso ospite di programmi televisivi come Porta a porta, la Slepoj, psicologa e psicoterapeuta, si è sempre occupata della dimensione affettiva dell’essere umano. È stata trovata morta nella sua casa di Padova, ed a stroncarla è stato un malore improvviso. Inutili i soccorsi, la 70enne era già deceduta. La donna al fianco della sua attività professionale, è stata per diverso tempo editorialista del Gazzettino. Quando si è diffusa la notizia, sul web sono state effettuate numerose ricerche per capire se ci potesse essere una correlazione fra il malore improvviso e il vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.

Originaria di Portogruaro, nel 1977 si è laureata in Psicologia all’Università di Padova con una tesi sulla “Devianza e i meccanismi di controllo in una società attuale”, mentre nei primi anni Ottanta ha pubblicato il primo libro, “Capire i sentimenti”. Vera Slepoj si è sempre occupata della dimensione affettiva dell’essere umano, un argomento su cui ha scritto diversi testi e che l’ha sempre appassionata.

Già membro di tutte le commissioni ministeriali per l’attivazione dell’ordine professionale, presiede la Federazione italiana psicologi e l’International Health Observatory. È stata psicoterapeuta della squadra di calcio del Palermo negli anni 1999-2000 e docente all’Università di Siena di Sociologia della Salute, inoltre era presidente della Federazione Italiana Psicologi e dell’International Health Observatory. Per quattro anni, dal 2000 al 2004, ha svolto il ruolo di consigliere per l’Authority per il Volontariato e dal 2002 al 2006 al Ministero delle comunicazioni. Sotto indicazione di Gianfranco Fini, dal 1999 al 2004 è stata nominata assessore alla cultura, musei e servizi sociali alla provincia di Padova.

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