Putin meno isolato di quanto ti racconta la narrazione. Dopo aver cacciato la Francia dall’Africa, ieri un nuovo smacco a Biden con la visita a sorpresa in Vietnam

Putin meno isolato di quanto si creda, Biden perde pezzi
Le mosse di Vladimir in Sahel, America Latina e Corea del Nord, ma la vera sorpresa ĆØ il Vietnam. Lā€™amministrazione Biden continua a perdere pezzi

di Michele Marsonet per il blog di Nicola Porro

Vladimir PutinĀ ĆØ molto meno isolato di quanto le cancellerie e i mass media occidentali vorrebbero far credere. In realtĆ  lo zar moscovita si sta muovendo con grande abilitĆ  in numerosi scacchieri internazionali, sfruttando con la sua nota scaltrezzaĀ debolezze e divisioni dellā€™Occidente, e in particolare quelle che oggi caratterizzano gli Stati Uniti dā€™America.

Sahel

In Africa, per esempio, ĆØ riuscito aĀ espellere la FranciaĀ dalle sue ex colonie del Sahel, sostituendo lā€™influenza di Parigi con quella di Mosca in unā€™area di fondamentale importanza dal punto di vista geopolitico, anche a causa della presenza di ricchi giacimenti di ā€œterre rareā€ indispensabili per la costruzione degli apparati elettronici di ogni tipo.

America Latina

Nellā€™America Latina, un tempo considerata il ā€œcortile di casaā€ degli Usa, russi (e cinesi) conquistano la simpatia di numerosi governanti del continente, piĆ¹ sensibili alle alleanze militari e commerciali che agli appelli alla democrazia lanciati da uno stancoĀ Joe Biden.

Molti pensavano che Putin fosse completamente assorbito dalla difficile guerra in Ucraina, e invece sta dimostrando a tutti che non ĆØ affatto cosƬ. Nonostante il patto di ferro che lo lega aĀ Xi Jinping, si sta infatti incuneando in aree che interessano in modo primario anche a Pechino, lasciando intendere di non essere disposto a svolgere unĀ ruolo meramente ausiliarioĀ allā€™interno dellā€™alleanza Russia-Cina.

Corea del Nord

Si consideri ad esempio la Corea del Nord, lo ā€œStato eremitaā€ che per decenni ha avuto relazioni pressochĆ© esclusive con la Repubblica Popolare. Recatosi a Pyongyang, il leader russo ĆØ stato ricevuto in pompa magna daĀ Kim Jong-un, il quale gli ha organizzatoĀ unā€™accoglienza entusiastica da parte della popolazione, ovviamente istruita a dovere dalle autoritĆ .

Lo zar puĆ² ora contare sugliĀ aiuti militari nordcoreani, da sfruttare nel conflitto ucraino, e ha addirittura firmato un trattato che obbliga i due Paesi a intervenire lā€™uno in favore dellā€™altro nel caso di attacchi esterni. Davvero non male per Kim che, finora, era consideratoĀ solo un tributario di Pechino.

Sorpresa Vietnam

Ma la vera sorpresa ĆØ giunta dalla successiva visita di Putin a Hanoi. Visita importante perchĆ© il Vietnam, che vinse la guerra contro gli americani anche grazie al costante supporto militare e logistico dellā€™Unione Sovietica, negli ultimi tempiĀ si era avvicinato agli UsaĀ e allā€™Occidente soprattutto in funzione anti-cinese. Vietnam e Cina non sono mai stati in buoni rapporti, sin dai tempi in cui i vietnamiti riuscirono ad affrancarsi dal dominio del Celeste Impero.

In epoca piĆ¹ recente si sono anche verificati conflitti militari tra gli eserciti delle due nazioni, che hanno lasciato strascichi notevoli. I vietnamitiĀ temono lā€™espansionismo cineseĀ e lo hanno piĆ¹ volte denunciato senza remore. La visita putiniana offre loro unā€™alternativa, rinverdendo i vecchi legami dellā€™epoca sovietica. Non a caso anche il presidente vietmamitaĀ To LamĀ ha ricevuto lo zar in pompa magna, mobilitando la popolazione come ha fatto Kim nella Corea del Nord.

Biden perde pezzi

Questo ha suscitato le ire di Washington, dove credevano di aver definitivamente attirato il Vietnam nella sfera dā€™influenza Usa. Il fatto ĆØ che lā€™amministrazione BidenĀ continua a perdere pezzi nello scacchiere internazionale, e non vi sono segni che la frana sia destinata a finire in tempi brevi.

Resta da capire, al riguardo, quale sia la reale posizione della Repubblica Popolare. In mancanza di commenti ufficiali, si puĆ² sostenere che Pechino, a dispetto della ā€œalleanza senza limitiā€,Ā non gradisca molto lā€™attivismo di PutinĀ in aree geografiche che considera di propria competenza. CiĆ² non significa, ovviamente, la fine della suddetta alleanza. Ma Putin dimostra ancora una volta di essere un osso duro, per niente indebolito dalle sanzioni occidentali.

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