La direttiva UE sulle Case green sta facendo impazzire gli italiani, che ora sono veramente terrorizzati. Il mercato immobiliare è in subbuglio, e secondo un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Bilendi, quasi 2,5 milioni di italiani hanno deciso di mettere in vendita la propria abitazione, spaventati dai potenziali costi di ristrutturazione necessari per adeguarsi alle nuove direttive. Di contro, chi acquista ha modificato i propri criteri di selezione, limitando la ricerca alle sole abitazioni già efficienti e conformi alle direttive UE. Di fatto, milioni di italiani si ritrovano in mano abitazioni completamente svalutate. Le spese di ristrutturazione sono stimate tra i 20.000 e i 55.000 euro per famiglia per adeguarsi alla normativa voluta dall’Ue. Non ci vuole un genio per capire il danno che si sta creando. L’indagine rivela ancora che il 43% di coloro che sono a conoscenza della norma è spaventato dalla prospettiva di dover affrontare tali spese, tanto che molti stanno valutando la vendita delle proprie abitazioni per evitare questi oneri finanziari.
Con milioni di italiani che si sentono ormai quasi obbligati a vendere, ecco che balza agli occhi un altro dato: sono pronti 4000 o 4500 miliardi di euro di fondi esteri per comprare immobili da noi. E se si vuole resistere e ristrutturare? Come dicevamo, ci vogliono un sacco di soldi per adeguarsi alla normativa sulle case green. Le simulazioni di Facile.it e Prestiti.it mostrano che un prestito da 35.000 euro per migliorare l’efficienza energetica, da restituire in 10 anni, potrebbe avere un TAN del 7,5%, con una rata mensile di 415 euro. Senza contare che molte famiglie sulle proprie case già pagano il mutuo per l’acquisto. Insomma, ci si ritrova davanti al dilemma per cui se non cambi caldaia e non ti adegui, sei costretto a svendere casa. Ma anche cambiare caldaia non credete che sia impresa facile e indolore. Per rispettare quegli standard occorrono fior fiori di quattrini.
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Leggo che duemilioni e mezzo di italiani sarebbero conigli stupidi, che si lascerebbero spaventare dallo stato e dalla UE… non so se crederci, gl’istituti di “ricerche di mercato” danno ai clienti i risultati che vogliono e queste “ricerche” le ha commissionate chi rilascia dei prestiti
Non conosco nessuno che stia soltanto pensando di piegarsi a ‘sti deliri verdi.
Penso che gl’italiani se ne freghino delle normative demenziali.