Torna il caldo che, insieme alla polvere sahariana, interesserà diverse aree dell’Italia, con effetti sulla qualità dell’aria e sulla salute dei cittadini. Nei prossimi giorni toccherà il picco, per poi scontrarsi con una violenta perturbazione. Come riferisce “Leggo” il “cielo giallo” non è una novità, anzi “negli ultimi anni è sempre più un’abitudine: particolari configurazioni sinottiche sempre più spesso si stanno ripetendo sul bacino del Mediterraneo, ovvero la presenza del vasto anticiclone africano”.
Le polveri, che andranno ad aggiungersi al Pm2.5 e Pm10 già presenti nell’aria, hanno la caratteristica di peggiorarne la qualità anche in assenza di precipitazioni. I soggetti più a rischio sono bambini, anziani, cardiopatici e chi soffre di malattie respiratorie, a partire dall’asma.
“La configurazione prevista nei prossimi giorni, cioè la formazione di un insidioso e profondo ciclone tra oceano Atlantico e Penisola Iberica, sarà alla base di un costante richiamo di correnti calde dai quadranti meridionali direttamente dal deserto del Sahara. Questo immenso ingranaggio atmosferico favorirà anche nei prossimi giorni il sopraggiungere di grossi quantitativi di pulviscolo desertico che si andranno a concentrare in sospensione alle quote più elevate dell’atmosfera, pronte a raggiungere, dopo un lungo viaggio, anche il nostro Paese”, scrive “Leggo”. Particolarmente colpito il settentrione del Belpaese. Stando agli ultimi aggiornamenti (Skiron, Università di Atene), il picco si avrà sabato 29 e domenica 30 Giugno.
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