“Spero che qualcuno lo faccia…” L’imbarazzante sfogo di Buffon spiega tante cose sulla Nazionale allo sbando

A volte bisogna avere il coraggio di metterci la faccia. E Gigi Buffon non l’ha avuto quel coraggio. Infatti dopo la sconfitta dell’Italia contro la Svizzera agli Europei, il capo delegazione della Nazionale, ha scelto di non parlare pubblicamente. Buffon ha dichiarato: “Io non parlo. Spero che qualcuno lo faccia…”. Le sue parole sono state riportate da Repubblica, che ha descritto Buffon consolato nei tunnel dell’Olympiastadion di Berlino senza voler proferire parola. Nonostante il suo ruolo di leadership è rimasto zitto. Da apprezzare?

Beh, Spalletti ha aperto bocca ed è riuscito a farsi odiare in pochi secondo cercando strampalate giustificazioni. “Può sembrare che vada alla ricerca di giustificazioni – ha detto il ct azzurro -, ma c’è chi ha avuto 20 partite, altri ct 30, io ne ho avute 10 e avevo già il fucile puntato, mi si diceva ‘devi vincere, devi vincere’. Ma con la Macedonia non si era vinto. Ho capito che ho bisogno di più conoscenze dirette per acchiappare il meglio. Ho anche avuto diversi giocatori infortunati sui quali contavo”, basta questa dichiarazione del Ct per capire quanto poca sia la voglia di assumersi fino in fondo la responsabilità del disastro. Forse a questa Nazionale non mancano i giocatori di talento, mancano gli uomini. Anche in panchina…

Buffon si rifiuta di metterci la faccia: “Io non parlo, spero lo faccia qualcun altro”
Gigi Buffon, capo delegazione dell’Italia, si è rifiutato di parlare dopo la disfatta dell’Italia agli Europei contro la Svizzera. Ma il suo invito rivolto ad altri a farsi avanti è caduto nel vuoto.

Nè uomini, né gioco, né corsa, né un qualsivoglia scossone emotivo: l’Italia sbattuta fuori dagli Europei per mano della Svizzera è una delle versioni peggiori delle nazionali azzurre che si ricordino. Luciano Spalletti è sotto il fuoco incrociato di critica e tifosi ma non si dimette, adducendo l’alibi del poco tempo avuto, e promette grandi cambiamenti per le qualificazioni mondiali. Il Ct non si è sottratto ad alcuna domanda e stavolta – pur con qualche sussulto di orgoglio – è riuscito a non andare fuori giri, evidentemente consapevole che c’era ben poco da inalberarsi. Chi è rimasto zitto dopo la disfatta, nonostante ci si aspettasse – visto il ruolo e l’esperienza – che ci mettesse la faccia, è stato Gigi Buffon, che ha richiamato invece altri ad esporsi.

Buffon si rifiuta di parlare dopo la disfatta dell’Italia

“Io non parlo. Spero che qualcuno lo faccia…”, sono le parole riportate da Repubblica, che descrive il capo delegazione della Nazionale italiana – erede di Gigi Riva e Gianluca Vialli – aggirarsi sconsolato nel ventre dell’Olympiastadion di Berlino senza voler proferire parola. L’elenco di chi ha ritenuto opportuno presentarsi ai microfoni dopo il disastro è molto stringato: il capitano Donnarumma, che ha esordito chiedendo scusa a tutti, il veterano Darmian e infine Cristante, anche loro contriti per lo spettacolo mostrato con la maglia azzurra addosso.

Gigi Donnarumma respinto dai tifosi dell’Italia dopo la sconfitta
Inutili i tentativi di chiedere qualche battuta fatti dai cronisti italiani ai calciatori che raggiungevano il pullman che li avrebbe riportati in albergo: “Bellanova sbuffava dopo due settimane in Germania senza giocare un minuto, Pellegrini e Mancini si nascondevano dietro due addetti stampa, Barella zoppicava più vistosamente del solito, Raspadori inviava messaggini”, è il quadro descritto dall’inviato del quotidiano.

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