È deceduto in seguito ad una malattia fulminante Umberto Lanzilotto, di Otranto, 56 anni. Umbertino è stato un calciatore professionista che mancò per un soffio, negli anni ’80, l’approdo in una grande squadra italiana di serie A. È stato uno dei primissimi attivisti in favore degli animali nel Salento, poi diventato rappresentante provinciale e regionale dell’Ente Nazionale Protezione Animali. Il suo impegno ha portato, nei primi anni duemila alla fondazione del “Rifugio Orsa” un canile modello che rese Otranto uno dei primi comuni di Puglia libero dal randagismo e con l’istituzione del “cane di quartiere”. Da imprenditore, rilevò in gestione un piccolo chiosco sul molo vecchio di Otranto per fondare il Maestrale con l’idea dei Dj set, delle performance artistiche, dei convegni sull’ambiente rendendolo uno dei punti di riferimento dell’estate nel Salento prima di cederlo. La notizia ha lasciato incredulità e sconcerto in città, poiché solo il 3 maggio scorso Umberto aveva scoperto di avere un male incurabile e si era sottoposto alle cure del caso. Lascia la moglie Erika ed il figlio Giovanni di soli 15 anni.
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Un altro lurido e grandissimo pezzo di merda che se ne va a fare in culo.
Il mondo non sentirà la mancanza di tale figlio di troia, esattamente come non ne ha sentito la mancanza di altri pezzi dimerda e figli di troia che sono crepati per il sacro siero